Piccolo cinema onirico – o ornitorintico –

E lascio una moneta d’argento ad una signora vestita di rosso ed entra in una sala rivestita di tappeti e arazzi. Ci sta molta polvere. Sento puzza di chiuso. Le pareti vibrano.

Odore di fumo, e la stanza incomincia a girare.

E la musica arriva da dentro, come un carion.

E la moneta rimbalza ovunque, lasciando scintillanti strisce d’argento.

Manca l’aria, ma accendo una sigaretta mentre le pareti vibrano ancora. E guardo un cielo sotto i piedi, sempre più blu e poi nero e ancora viola, e poi azzurro mentre sotto la signora vestita di rosso tira fuori conigli dal suo cappello e corvi scendono come pioggia dal basso verso l’alto.

Non esiste più alcuna gravità, ma solo un lalallalallalal che arriva dalle mie spalle, come cometa di fuoco malinconica fine che si avvicina.  Una scritta al neon mi dice “SAY YES”.

Ed ho la pancia gonfia, e non mi sento un granché in forma. Come se venisse fuori un bolo di bile, però vuoto come una bolla di sapone. Sono queste le mie rime per questo mondo ?

Non insegno io cosa la memoria vuole ricordare, ma lascio solo che ogni sigaretta, ogni bruciatura tornino dietro la mia bocca, per finire nella polvere e nella cenere mentre aspiro.

Forse è meglio che lasci correre i miei deliri e mi appresti a soccorrere: cosa o chi non si sa.

Pace, amore ed empatia.

T:.

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